La Jomi Salerno supera Erice e si cuce addosso il decimo scudetto
Per la la Jomi Salerno si disegna sul petto il tricolore ed entra della pallamano. Battuta Erice (32-28) alla Palestra Palumbo e conquistata la , quel simbolo che brilla solo sul petto di chi ha saputo essere più di una squadra: una famiglia, una città, un popolo intero. Festa grande per le ragazze di patron Mario Pisapia
La partita si apre con una partenza sprint delle siciliane, che al 4’ conducono 1-3. Ma Salerno risponde con determinazione e al 6’ ristabilisce la parità (4-4). Si gioca punto a punto, ma all’11’ arriva il primo sorpasso campano: Bujnochova e una strepitosa Dalla Costa portano le padrone di casa sull’8-6. È proprio l’azzurra a fare la differenza: segna, ispira e trascina, guadagnandosi a fine partita il titolo di MVP della finale. Salerno continua a spingere: Linder para un tiro pericoloso di Ateba e Woller punisce Erice con un sottomano per il 10-8. Al 21’ le campane
allungano fino al +4 (13-9), ma Erice reagisce e accorcia (13-11). Prima dell’intervallo, Squizziato segna il +3, e nonostante il guizzo di Do Nascimento, Salerno chiude il primo tempo avanti 16-14. Nella ripresa la Jomi cambia marcia. La difesa si compatta, Linder chiude lo specchio in più occasioni, e l’attacco continua a colpire con
freddezza e precisione. Al 50’ il tabellone segna 27-20, con Salerno che scava il solco decisivo. Erice prova il tutto per tutto e si porta sul 28-25 al 57’, ma Dalla Costa, glaciale dal dischetto, firma il rigore che riaccende Salerno e chiude la partita. Il fischio finale sancisce la vittoria: 32-28. La Jomi Salerno è campione d’Italia per la decima volta. Lo fa a casa sua, nella sua arena, tra le braccia del suo pubblico. Una vittoria di squadra, di gruppo, di una società che da anni rappresenta un modello di eccellenza sportiva.